
Da fuori sarà pur sempre un tubo nero in polietilene ma......all'interno le differenze potrebbero non mancare!
E già, l'ala gocciolante non è solo "un tubo coi fori", come ribadisce scherzando l'amico Corrà, perchè le differenze ci sono, eccome, anche se non si vedono.
E' il caso dei gocciolatori, veri e propri dosatori microscopici, autocompensanti e non.
Ma perchè dovrei preferire un gocciolatore ad un altro?
Già perchè?
Vi sarà già capitato di sentire parlare di gocciolatori piatti e gocciolatori tondi inseriti nelle ali gocciolanti e di tutti i vantaggi e gli svantaggi di uno e dell'altro, vero?
Sarebbe però il caso di fare ordine, elencare le molteplici differenze e sfatare, se ve ne sono, falsi miti e leggende metropolitane.
Innanzitutto, state sereni e tirate un sospiro di sollievo, perchè ambo le tipologie sono valide e correttamente performanti.
Nessuno dunque ha preso una bufala e nessuno ha fatto l'affare del secolo!
Il gocciolatore cilindrico nasce oltre 30 anni fa, in Israele, ed è tuttora installato in ali gocciolanti estruse in ogni parte del mondo.
E' un corpo unico, nella maggioranza dei casi, e può presentare la membrana di autocompensazione per la regolazione della portata a differenti pressioni.
Filtro di ingresso, spesso doppio, e labirinto sono disegnati e stampati sulla parete esterna del corpo cilindrico.
Le dimensioni, per quanto più contenute in alcuni modelli, si attestano su 4-6 cm di lunghezza ed un diametro variabile in relazione al tubo nel quale verranno inseriti.
I fori di uscita della goccia possono essere molteplici: due su un lato, tre su un lato, due su ambo i lati etc etc.
Le portate difficilmente scendono al di sotto di 1,0 lt/h e possono salire fino ai 4 litri/ora o più.
Il gocciolatore piatto (flat in inglese) nasce circa 25 anni fa, in Israele, presso il kibbutz Hatzerim nei pressi di Beer Sheva.
Alla scadenza del brevetto molte aziende, all around the world, hanno iniziato a studiarlo ed inserirlo nella propria gamma di ali gocciolanti.

Filtro di ingresso, di maggiori dimensioni, e labirinto sono disegnati e stampati, rispettivamente, sul coperchio e sulla base.
La membrana, di dimensioni differenti da modello a modello, rimane tra i due elementi sopradescritti a mo' di sandwich.
Le dimensioni sono davvero contenute e partono da 1,5 cm fino a 4 cm circa di lunghezza.
Anche l'altezza del gocciolatore, che permette al filtro di "pescare" acqua più pulita dal centro della tubazione, è variabile da 4 a 7 mm.
Un altezza minore genera minori perdite di carico ed una maggior performance in termini di lunghezza massima della laterale a parità di pressione ed uniformità di distribuzione.
Foro di uscita sempre e solo uno.
Le portate possono scendere a valori davvero bassi e sfiorare 0,5 lt/h sia in versione autocompensante e non.
Prodotti diversi, dunque, per lo stesso identico lavoro!
Sostanzialmente sì ma ci sono altre piccole differenze che fanno del gocciolatore piatto, o flat, un prodotto più al passo coi tempi.
Alcune di queste sono apprezzabili ed interessanti per l'utilizzatore finale mentre altre decisamente vantaggiose per la compagnia che estrude l'ala gocciolante.
Vediamo un po':
Per l'utilizzatore finale il gocciolatore flat offre in più
- minori perdite di carico e dunque file più lunghe
- maggior resistenza all'occlusione date le migliori performance del filtro e del labirinto
- barriere fisiche antintrusione di sabbia e radici importanti in caso di subirrigazione
- maggior gamma di portate, alcune anche bassissime
Per l'azienda produttrice il gocciolatore flat offre in più
- minor quantità di materia prima grazie alla possibilità di minaturizzazione
- maggior velocità di estrusione
- minor investimento in stampi dal momento che lo stesso gocciolatore può essere inserito in tubazioni di diametro differente
Dunque il gocciolatore FLAT "vince il derby per un'incollatura"
Ricordate sempre, però, che un impianto è fatto anche di filtri, di tubazioni, di raccordi, di sfiati, di valvole etc etc
2 commenti:
Commento questo articolo ma potrei fare altrettanto con gli altri presenti sul sito, una vera miniera di informazioni utili!!
Un grazie Alberto e agli altri autori del blog, le persone generose e che hanno voglia di condividere la propria conoscenza sono il vero "motore" della rete! Penso proprio che ricambierò a mia volta la generosità con una meritata donazione.
Noi stiamo avviando una piccola azienda agricola, finora abbiamo coltivato la terra per hobby e per passione...adesso però si rende necessario razionalizzare l'irrigazione, perchè non sarà più possibile gestirla "manualmente", ad es per scorrimento-infiltrazione laterale (e poi si spreca tantissima acqua!)...senza considerare che non si adatta al tipo di agricoltura (sinergica) che vorremmo applicare. Beh non vorrei andare fuori tema con questo commento, intanto continuo a leggere e studiare e spero nel caso di poterti rivolgere qualche domanda specifica in caso di dubbi.
Grazie ancora
Ciao Fabrizio,
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A presto
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