In Brasile, dove la coltivazione di mais (milho verde) ha subito negli ultimi 5 anni un'accellerazione notevole sotto la spinta della crescente richiesta di biomassa per la produzione di energia, la pannocchia qui a fianco viene anche denominata "Ouro Amarello" (Oro giallo)!
Se pensi che il Brasile ottiene il 43% dell'energia richiesta proprio dallo sfruttamento di "risorse energetiche verdi" (e, bada bene, il solare e l'eolico non è ancora sviluppato) allora è possibile comprendere quale enorme importanza riveste la produzione agricola sui conti pubblici di quel paese e quante possibilità ancora riservi il futuro.
Per il Brasile, dunque, la produzione di "milho verde" è economicamente remunerativa...in poche parole è un business.
E in Italia?
Beh qui la situazione è un po' differente per diversi motivi:
- Minori estensioni da dedicare a colture quali appunto il mais
- Un clima che relega la coltivazione del 90% del mais nel Nord del paese
- Una forte richiesta di prodotto per l'alimentazione umana ma, soprattutto, animale
- Costi di produzione molto più elevati (energetici, manodopera) anche dovuti alla decisione di non utilizzare OGM
Riflettendo su questi pochi punti verrebbe da concludere che l'Italia non è e, probabilmente, non sarà mai un paese in grado di primeggiare tra i grandi produttori di commodities.
Ok questa potrebbe essere la logica conclusione ma rimane il fatto che ci ritroviamo con più di 1.000.000 di ha destinati proprio a mais e, in Italia, una superficie simile la colloca tra le prime 5 colture per estensione!
Quindi ecco che, anche per il mais, è ora di fare un pò di chiarezza e sgombrare il campo da mille pregiudizi e chiacchiere.
Vale la pena, ne sono certo, di mettere in pratica tutte le strategie che possono garantire:
- abbassamento dei costi di produzione
- aumento della produttività
Su MicroIrrigo! si parla di Irrigazione e, quindi, dell'influenza di una tecnica irrigua efficiente su questi due parametri parleremo!
Gli studi e le sperimentazioni portate avanti negli ultimi anni hanno sostanzialmente decretato l'Irrigazione a Goccia quale sistema microirriguo con il miglior rapporto tra costi e benefici.
Gli impianti fissi con minisprinklers a bassa portata, che pur hanno consentito risultati estremamente positivi, si sono dimostrati un pò svantaggiati a causa dei maggiori costi iniziali e del fatto che non permettono di irrigare grandi superfici (superiori ai 5-10 ha) "in un sol colpo" a causa di una richiesta idrica più elevata.
La Goccia dunque, in superficie o interrata, sembra essere il sistema ad alta efficienza che meglio si adatta ad una coltivazione economicamente vantaggiosa del mais.
Vediamo il perchè:
- Costi di acquisto iniziali decisamente contenuti
- Finanziamenti comunitari e locali, sino ad oggi, sempre presenti per l'abbattimento dei costi annuali
- Movimentazione di materiali durante la stagione irrigua praticamente azzerata
- Manodopera necessaria per la gestione dei turni davvero minima
- Risparmi energetici considerevoli e quantificabili in una percentuale variabile tra un 40% ed un 60%
- Risparmio idrico, rispetto a sistemi meno efficienti quali lo scorrimento e gli irrigatori semoventi, traducibile in un 35-55% (in caso di utilizzo di Irrigazione a Goccia interrata o SDI)
- Gestione estremamente facilitata con turni irrigui di 4-7 gg e realizzazione di settori irrigui da 10-15 ha
- Maggior produzione valutabile, a seconda delle situazioni e destinazione d'uso del prodotto, da un 15% ad un 40%
Nel prossimo articolo scenderemo più in profondità ed analizzeremo passo passo la realizzazione di un impianto irriguo a goccia idoneo per mais.
A presto
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