L'ultimo brindisi con un pugno di amici/colleghi, i saluti di rito e...anche questa volta è fatta!
Anche questa edizione di EIMA 2010 viene archiviata.
Adesso è ora di tirare le somme, di capire il messaggio che la manifestazione ci ha lasciato, di riflettere su quanto è successo e su quanto succederà nell'annata agraria 2011.
Certo, la crisi si poteva toccare con mano anche durante l'esposizione; molta più sobrietà e meno svolazzi inutili.
Tutti gli espositori sono stati attenti ai costi ma il risultato non è stato deludente anzi...più spazio a contenuti e sostanza rispetto al passato.
L'affluenza, almeno a "vista", è stata buona almeno nelle prime tre giornate per poi scemare nelle ultime due.
L'interesse e la voglia di apprendere degli agricoltori è, di anno in anno, maggiore e le domande rivolte agli espositori rispecchiano un'aumentata competenza oltre che un interesse, diciamo così, più maturo rispetto al passato.
Credo che il messaggio che ci si porta a casa sia sostanziamente uno:
L'imprenditore agricolo ha ancora voglia di investire sul proprio futuro e sulla propria attività ma intende farlo con una maggior consapevolezza e con l'appoggio di aziende in grado di supportarlo sotto l'aspetto tecnico.
Chi si aspettava che l'aspetto puramente economico sarebbe stato prevalente è rimasto spiazzato.
E' stata una bella soddisfazione anche per me scoprire che le aziende agricole hanno deciso che la cosa migliore sarà
acquistare la qualità al miglior prezzo
e MicroIrrigo! è con loro
Nessun commento:
Posta un commento