La "Terra Preta dos Indios" ed il Bio Char - Agricoltura Naturale di Michelangelo Cordioli

A volte la soluzione a problematiche ambientali di grande portata sta nel non cercare una soluzione, o meglio, ad osservare ciò che la terra, la Madre Terra, già fa per i propri figli.

Michelangelo Cordioli, nel secondo capitolo di Agricoltura Naturale, ci porta alla scoperta del BIO CHAR partendo dagli Indios dell'Amazzonia, ovvero, da chi di rapporto Madre Terra/Figli se ne intende eccome.

Bemvindo na Terra dos Indios


Cap. 2 BioChar & Agronomia


Premessa
Tra le attività umane accusate di modificare l’ assetto e l’equilibrio dei Gas Atmosferici che causa l’Effetto Serra viene spesso citata anche l’Agricoltura Intensiva.
Questo è assolutamente vero quando si pratica la deforestazione per creare nuovi spazi coltivabili, si prosciugano aree paludose da dedicare all’ agricoltura o si usano pratiche di coltivazione con grande dispendio di lavorazioni meccaniche.
Ma arrivare ad accusare il meteorismo digestivo dei bovini in allevamento di aumentare il riscaldamento globale sembra eccessivo.
In questo documento si vuole dare risalto ad un materiale in grado di migliorare i risultati dell’Agricoltura Intensiva, esaltando le rese produttive, ma che contemporaneamente è in grado di contrastare l’Effetto Serra diventando Carbon-Negativo.

Il Ciclo del Carbonio
La trasformazione del Carbonio in composti organici, scientificamente definita Organicazione, ha dato origine alla Vita sulla terra.
L’Anidride Carbonica, (CO2 ) con l’ Acqua (H2O) e tramite l’Energia Solare catturata dai Vegetali con il Processo Fotosintetico, danno origine agli zuccheri di base dalla cui successiva elaborazione derivano tutti gli altri elementi costitutivi degli Organismi Viventi.
Dai processi costitutivi dei tessuti organici e dal loro disfacimento si origina il Ciclo del Carbonio.

Anticamente i grandi sconvolgimenti che hanno dato origine all’attuale Crosta Terrestre hanno contribuito alla creazione di grandi depositi di Carbonio, anche Organico, sottoforma principalmente di Carbone e Petrolio.

Questo ha determinato l’ attuale equilibrio dei gas che compongono l’Atmosfera Terrestre, dando la possibilità del perpetuarsi dei cicli vitali che costituiscono nel loro insieme la Biosfera.
A mantenere l’equilibrio naturale del ciclo sono dedicati principalmente due sottosistemi, uno marino e uno terrestre.
L’accumulo o il rilascio di CO2 nel sistema marino è legato principalmente alle variazioni di temperatura, in quello terrestre è il ciclo della Sostanza Organica.

La rottura attuale degli equilibri dei principali Cicli Naturali, assieme a quello del Carbonio si considera fondamentale anche quello dell’ Acqua, è dovuta principalmente all’esagerato consumo di carburanti fossili usati per sostenere le attività umane.

Non è lo scopo di questo scritto disquisire o entrare nella disputa di quanto le attività umane determinino più o meno le attuali variazioni climatiche.
L’obiettivo è di suggerire una soluzione al problema climatico che, oltre a migliorare l’ambiente per tutti, dia la possibilità di migliorare la Fertilità Generale dei suoli, ottenendo produzioni migliori.

 
La Terra Preta dos Indios (Terra Nera degli Indiani)

Recenti studi di anomalie dei terreni in Amazzonia, hanno portato alla luce una tecnica usata dagli Antichi Popoli Sudamericani per migliorare il terreno su cui sviluppare la propria agricoltura.
In effetti non si spiega altrimenti perché in zone con terreni lateritici e poco fertili si trovino aree di terra nera, per la profondità di alcune decine di centimetri, molto più fertili e produttive.

È stato così scoperto che usavano i residui parzialmente incombusti dei fuochi di legna (la comune Carbonella) per ammendare-fertilizzare i terreni.

In queste zone il contenuto di Carbonio è fino a 70 volte più alto rispetto ai terreni circostanti, fino alla profondità di 40 – 70 cm.
Il PH è alcalino anche in zone a forte piovosità, il contenuto in Nutrienti elevato e alta la presenza di Vita Microbica.
 Senza dilungarsi sul come o il perché gli antichi amazzonici utilizzassero questa tecnica, al giorno d’oggi si ha la possibilità di replicare quanto da loro “messo in campo” utilizzando il BioChar.

Cos’è il BioChar
Il BioChar è normalmente considerato un sottoprodotto della produzione di SinGas tramite Pirolisi. Nell’ipotesi che i materiali organici per ricavare energia siano “puliti” (non contengano inquinanti), il materiale di risulta può essere valorizzato come ammendante/fertilizzante in campo agricolo.
In base alle esigenze di riequilibrio nutrizionale si usa principalmente per il contenuto di sali nutrienti in forma chimica, in dosi più alte come attivatore/stabilizzatore biochimico o per migliorare le caratteristiche fisiche di struttura e interscambio idrico e gassoso.
Quindi è un materiale prezioso per risolvere i problemi di coltivazione di tutti i tipi di terreno tranne, probabilmente, quelli di origine torbosa.
Effetti Agronomici del BioChar (BC)


Bio Char e Nutrizione Chimica. Il contenuto in Sali Minerali dipende dai materiali in ingresso al Pirolizzatore e al tipo di processo.
A bassa temperatura non ci sono modifiche o perdite di contenuti, per cui nel BC si ritrovano tutte o quasi le componenti minerali originali.
Con il vantaggio che derivano da processi naturali di Bio-Conversione e non da Sintesi Chimica, quindi più facilmente assimilabili.  
Eventuali compensazioni o riequilibri di nutrienti chimici, richiesti in base alle analisi del terreno, vanno fatte utilizzando Fertilizzanti Chimici Naturali ottenuti solo con processi fisici di trasformazione.
Un effetto collaterale molto importante é l’azione sul ciclo dell’ Azoto.
L’elevata porosità propria del BC ne stabilizza l’assorbimento e normalizza la disponibilità, limitando le perdite per lisciviazione ma soprattutto la dispersione nell’ambiente come N2O in caso retrogradazione per eccesso di umidità.
L’N2O ha un effetto serra quasi 300 volte superiore alla CO2.
Sia per l’alta porosità che per l’elevato rapporto O/C della superficie delle particelle, si ha un notevole aumento della Capacità di Scambio Cationico (CSC) e quindi una maggiore disponibilità di Elementi Nutritivi a parità di contenuto nel terreno.
Questo è dovuto sia all’ altissimo rapporto Superficie di Scambio/Volume che all’effetto della lenta ossidazione che forma in continuo gruppi carbossilici ad alta CSC sulla superficie delle particelle di BC. 
Si rendono così più disponibili Calcio, Potassio ed elementi basici.
Per la sua reazione alcalinizzante, in terreni acidi o acidificati e in particolare con contenuti di Idrossidi di Alluminio, ne diminuisce la tossicità rendendo contemporaneamente più disponibile anche il Fosforo presente nel terreno(1).
Sono questi fenomeni Fisico/Chimici che fanno sì che il BC abbia una forte interazione con le particelle minerali.
L’unico fattore potenzialmente negativo è l’altissimo rapporto C/N originale, circa 200, ma viene ampiamente compensato dall’effetto di trattenere e controllare il rilascio degli azotati distribuiti, anche chimici.
Bio Char e Biologia. I Ricercatori che stanno studiando la Terra Preta hanno rilevato una maggior Attività Biologica  rispetto ai terreni circostanti.
Un equilibrio e interazione tra Microrganismi e Funghi che dà a questi suoli una capacità di trasformazione elevata innestando un ciclo positivo.
Questa positività produce una maggiore Fertilità Generale, quindi una maggior produzione di Biomassa in grado di autoalimentare il Ciclo del Carbonio.
Il meccanismo agisce accrescendo la capacità di fissazione dei Rizobi Simbionti delle Leguminose. 
In generale si manifesta un miglior sviluppo e/o miglioramento delle Simbiosi Micorriziche di tutte le piante, con nuove e migliori relazioni tra Radici/Batteri/Ife Fungine.
Il tutto si traduce in una migliore abitabilità per le Piante e quindi in maggiori prestazioni produttive.  
Bio Char e Acqua. Date le caratteristiche intrinseche del materiale, il BC ha una notevole capacità di assorbire, trattenere e cedere l’acqua.
Non si sono trovati dati precisi, ma si suppone che tale capacità sia simile a quella della Sostanza Organica ben umificata, cioè parecchie volte il proprio peso.
Il che significa che se si vogliono migliorare la caratteristiche idriche e aumentare  sia la Capacità di Campo in generale che la quota di liquido Facilmente Assorbibile, le dosi per ettaro di BC da applicare sono in funzione di tali parametri.
In questo caso si tralasciano i dosaggi un funzione della Nutrizione, e se ne distribuiscono volumi notevolmente più alti, anche in rapporto di alcuni punti percentuali rispetto alla Massa di Terreno Utile, in funzione delle deficienze che si devono superare.
Per fare due esempi opposti, nei terreni sabbiosi diminuisce la dimensione dei Macropori aumentando la capacità del “serbatoio”, in quelli argillo-limosi diminuisce la tensione superficiale delle particelle aumentando la capacità di restituzione di liquido.
Bio Char e Proprietà Fisiche. Come già citato precedentemente, nei terreni argillo-limosi, l’applicazione di BC contribuisce positivamente  sulle caratteristiche di plasticità.
Come è noto, nei terreni ad alta componente di Argilla si formano facilmente crepe, anche di grosse dimensioni, che tendono a “stirare” le radici delle piante, oltre che a favorire la dispersione di acqua dagli strati profondi.
In quelli ad alto contenuto di Limo si formano delle croste superficiali particolarmente dannose dopo la semina e durante le prime fasi di sviluppo delle plantule.
L’alta presenza di Argilla e Limo contemporaneamente all’eccesso di lavorazioni meccaniche con attrezzi dinamici per renderli seminabili non fanno altro che peggiorare la situazione.
L’applicazione di BC in dosaggi appropriati al tipo di terreno, migliora le caratteristiche meccaniche dei suoli, diminuendo le resistenze alla trazione e consentendo notevoli risparmi energetici.
Il tutto si realizza sia per la più facile lavorabilità che per la riduzione del numero di passaggi necessari per arrivare alla semina.
Con il BC si possono prendere in considerazione le tecniche di minima lavorazione anche in terreni difficili, senza remore di diminuzione delle rese.

Ultima considerazione importante, il BC contribuisce ad aumentare la capacità funzionale di regolazione/stabilizzazione sia del rapporto aria/acqua nel terreno che dell’interscambio gassoso terra/aria.  

Conclusioni
Dopo secoli la Terra Preta dos Indios mantiene caratteristiche di Fertilità  Naturale Elevata senza utilizzare fertilizzanti.
Attualmente può essere la soluzione a molti problemi creati dall’ Agricoltura Moderna o nel caso si vogliano mettere a coltura terreni marginali o poco fertili e in condizioni climatiche non troppo favorevoli.
Come è evidenziato da quanto esposto in precedenza, usare il Bio Char aumenta le caratteristiche di “Abitabilità” del terreno per i Vegetali.

In ambiente tropicale o subtropicale con alterne condizioni climatiche, su terreni lateritici, acidi o subacidi, tossici per elevata presenza di Alluminio, in origine fertili ma desertificati da errate pratiche agricole, il BC associato a Sostanza Organica ben umificata ha il potere di rinnovare o creare un Ciclo Vitale ottimale in grado esaltare la Fertilità in modo assolutamente naturale.    
Utilizzando questi materiali, l’unico limite al raggiungimento della Produttività Potenziale delle colture diventano le Condizioni Climatiche e la disponibilità di Acqua.
Per ultimo, il Bio Char ha grandi capacità disinquinanti, possedendo elevate capacità di assorbire e trattenere gli IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) sottraendoli al ciclo della Bioaccumulazione negli organismi viventi.

Ora tutto dipende dalla volontà/capacità dell’Uomo di rimettere in ordine e in equilibrio le proprie necessità di sopravvivenza con la sopravvivenza del Pianeta che lo ospita.
 
Michelangelo Cordioli, Agronomo

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