Già perchè "vendere" è un'attività, come tante altre, il cui risultato viene misurato in base ai numeri. Anche il sottoscritto, nella vita reale, si occupa di vendite e la valutazione della mia attività segue esattamente le stesse regole.
Ma "dimensionare una batteria filtrante", caro amico, è ben altra cosa e quando lo si fa si tira in ballo tutto: esperienza, conoscenze, teoria, tecnica.
Quando dimensioni un sistema filtrante ti poni in una posizione radicalmente opposta a quella della semplice vendita e svolgi un'azione di consulenza "pura"....insomma i pregiudizi, le leggi di mercato, i "numeri" scompaiono per far posto al meglio del meglio!
Che ci azzecca tutta 'sta filippica con il quesito del titolo?!?
Urca se ci azzecca! A volte si compiono vere e proprie forzature a scopo commerciale; una spruzzata di tecnica, un pizzico di esperienza, una manciata di referenze positive e tanta...tanta strategia commerciale.
Ecco che un filtro a rete diventa la panacea di tutti i mali ed in grado, addirittura, di scalzare dal trono il filtro a graniglia!
E' qui che volevo arrivare!
Ragioniamo:
- acqua di canale, profondità media ma, in certi momenti, quasi zero (50-70 cm)
- gruppo motopompa o bocchetta in pressione
- irrigazione a goccia
- Limo e, a crescere da inizio luglio a metà agosto, alghe e microalghe
Io dico graniglia e per diversi motivi:
- grande superficie filtrante (una batteria di due elementi diam. 900 mm hanno una superficie totale di 1,28 metri quadrati)
- profondità di filtrazione (due filtri diam. 900 mm contengono ben 800 kg di massa filtrante)
- elevatissima capacità di captazione di alghe e microalghe (soprattutto a bassa velocità dell'acqua)
- discreta capacità di captazione del limo ed aumentabile anteponendo un idrociclone oltremodo sottodimensionato (perdita di carico tra 0,6 e 1,0 bar)
Eppure c'è chi dice filtro a rete:
- superficie filtrante ridotta (un filtro dn150 orizzontale "lungo" può arrivare al massimo a 0,6 metri quadrati)
- profondità di filtrazione pari a zero
- discreta captazione di alghe e microalghe
- bassa capacità di captazione di limo ma aumentabile anteponendo un filtro idrociclone oltremodo sottodimensionato (perdita di carico tra 0,6 e 1,0 bar)
Mi sembra che negli ultimi tempi la valutazione di un sistema filtrante sia basata più sulla sua capacità di lavorare ininterrottamente che non sulla qualità del risultato (leggi quantità di sporco che "passa" e che ritroviamo sui finali delle ali gocciolanti)!
Però non sono un "talebano" e voglio trovare la giusta collocazione di un filtro automatico a rete pur avendo le stesse condizioni di lavoro che ho citato più sopra....
Ma certo!
Ortive di pieno campo (pomodoro, cipolla, mais, tabacco).....ed irrigate con ali gocciolanti e tape da 6-8-10 mil ovvero monostagionali!
Questo sì, questo è giusto e approvo in pieno:
- filtro leggero
- facile installazione
- poco ingombrante
- bassa manutenzione
- costo leggermente più basso
A meno che le condizioni dell'acqua irrigua non siano differenti, meno impegnative, meno alghe, molto meno limo.
Ho sempre pensato ed agito cercando di valutare ogni situazione separatamente in modo da trovare la soluzione migliore a prescindere da tutto.
Questo mi è possibile perchè, lavorativamente, ho sempre avuto a disposizione strumenti (leggi prodotti) adatti ad ogni singolo caso.
Differente è quando sei "costretto" a fare le nozze....con i fichi secchi!
In questo caso ciò che hai va bene per forza e, se sei abbastanza bravo, lo fai credere pure agli altri....ma in cuor tuo....
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