Un impianto di Fertirrigazione COME SI DEVE

Un buon impianto di Fertirrigazione deve essere realizzato con perizia, fin dalle fasi di progettazione, e con materiali di eccellente qualità.

Un impianto di Fertirrigazione 
COME SI DEVE ha altre, fondamentali, caratteristiche:
  • HA I PIEDI PER TERRA: è razionale e perfettamente adattato alle caratteristiche dell'Az. Agricola e della coltura
  • PARLA LA TUA LINGUA: è perfettamente comprensibile e pienamente sfruttabile oltre che altamente efficiente
  • TUTTO ARROSTO: è concreto e non lascia spazio a frivolezze e mode
Ora ti racconto cosa ho visto ieri in quel di Verona....
 Proprio ieri ho avuto l'occasione, ed il piacere, di visitare l'Azienda Agricola Bogoni Gianni di Buttapietra (VR) accompagnato da Francesco Ferriani (titolare di FZS - Vigasio - VR) in qualità di progettista e responsabile della realizzazione dell'impianto.
L'Azienda Agricola si occupa della produzione di Fragole ma anche Zucchine ed Ortaggi a foglia in serre a struttura "veronese".
La distribuzione di acqua e fertilizzanti è affidata ad ali gocciolanti leggere, tape a media portata per l'esattezza, e minisprinklers (utilizzati per raffrescamento, irrigazione ed antibrina).
Una "prima linea" di tutto rispetto per affrontare fertirrigazioni spinte, disinfezioni del terreno, climatizzazione in caso di basse/alte temperature.
Ma per avere un'armata in grado di supportare al meglio la crescita e la produttività di colture "racing" in quanto ad esigenze, è necessaria un struttura, a monte, in grado di fornire un flusso continuo e preciso di vettovaglie e munizioni:

E' NECESSARIO UN CONTAINER DI QUESTO TIPO  

Già, una struttura coibentata che contiene il cervello dell'impianto di fertirrigazione.
Ciò che mi ha colpito è essenzialmente la perfetta distribuzione degli spazi e delle attrezzature, la cura nell'assemblaggio ed i materiali di qualità elevata.
Ho fatto alcune foto per documentare la razionalità delle soluzioni ed il perfetto compromesso tra prestazioni e costi (aspetto questo di grande attualità ai giorni nostri).

Il container è, come dicevo, coibentato per mantenere le componenti elettroniche all'asciutto ed in completa assenza di condense e umidità persistente (le vere bestie nere di ogni circuito, relè, chip etc etc).
Le luci interne garantiscono la perfetta operatività anche in assenza di luce, condizione non rara in caso di brinate notturne!

Le pompe elettriche assicurano la fornitura di acqua al sistema e, in caso di improvviso black out, è presente un bypass per la connessione, all'esterno, ad una pompa da trattore.
Portate e Pressioni adeguate sono garantite da un quadro Inverter in grado di gestire adeguatamente richieste totalmente differenti operate da ali gocciolanti o minisprinklers.


Il sistema di filtrazione, dimensionato adeguatamente, è realizzato mediante l'installazione di Idrociclone e Filtri a Vortice con elementi filtranti a 120 mesh.
Un sistema semplice da manutenere e gestire ma perfettamente in grado di bloccare sabbia e particelle fini.
Poca automazione, grande efficienza, pochi problemi.


L'iniezione del fertilizzante è gestita da un piccolo banco di fertirrigazione a tre aspirazioni.
La regolazione dei flussi di ciascun fertilizzante è manuale così come la partenza e l'arresto della pompa di rilancio.
Una soluzione che può sembrare poco moderna ma che invece permette il controllo delle quantità iniettate ed una facilità di gestione che lascia "a bocca aperta". 

Il banco si caratterizza per un paio di soluzioni, chicche direi, made in FZS:
  1. Pescanti del fertilizzante in grado di filtrare la soluzione e di stopparne l'aspirazione, senza introdurre aria, quando la vasca è vuota
  2. Sistema di stabilizzazione della pressione in ingresso al banco con portata minima garantita per annullare la possibilità di bruciare la pompa
Le vasche, di ottima capacità sono perfettamente integrate nel container, capienti e di ottima fattura.


La centralina di comando è un  buon esempio della ricerca di un ottimo rapporto tra efficienza/costi/semplicità di uso.
La mancanza di sistemi complessi sul banco, sonde-elettrovalvole-lanciaimpulsi, permette l'utilizzo di controller affidabili e poco costosi.





Il collettore di distribuzione è caratterizzato dalla presenza di idrovalvole a flusso avviato in ghisa PN16 dotate di solenoide 3 vie per l'apertura/chiusura automatica e ricoperte da uno strato protettivo composto da vernici epossidiche e Rilsan a garanzia della massima protezione da agenti aggressivi e durata nel tempo.


Non c'è che dire....un ottimo sistema:
  • CON I PIEDI PER TERRA
  • CHE PARLA LA TUA LINGUA
  • TUTTO ARROSTO E NIENTE FUMO
Complimenti a Francesco Ferriani di FZS Vigasio ed a Bogoni Gianni di Buttapietra.

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