E' il momento giusto per irrigare? - parte 1^ Davide di Palma per Autori ad Honorem


 E’ il momento giusto per irrigare?

E’ il momento giusto per irrigare? La pianta avrà abbastanza acqua? Dopo la pioggia di stanotte posso evitare di bagnare le piante? Sarà sufficiente? Meglio irrigare, non si sa mai!
 
Questi sono solo alcuni dei dubbi e delle domande che in primavera ed estate i coltivatori si pongono quotidianamente, dando risposte a volte casuali, a volte dettate dal buon senso o dalla consuetudine.
 

Vediamo se riusciamo a dare qualche risposta a queste domande!
Nel corso di 3 minicapitoli comprenderemo meglio perchè ci possono essere risposte (e metodi) differenti.
 

In questo articolo vediamo il metodo più semplice per dare una prima risposta, forse un po’ approssimativa, ma sicuramente alla portata di tutti coloro che hanno a che fare con l’irrigazione: Il corretto utilizzo di un sensore di umidità del suolo

useremo un semplice Sensore di Umidità per capire se sia necessario irrigare senza dover conoscere altro della nostra coltura e del nostro suolo se non quello che deriva dalla esperienza di ognuno di noi nella propria azienda

Generalmente la scelta di aprire l’impianto di irrigazione dipende dal buon senso: è caldo, è tanto tempo che non piove, è sicuramente necessario irrigare.
Anche la durata dell'intervento irriguo, una due tre ore, è allo stesso modo dettata dal buon senso (teniamo aperto finchè non si formano pozze di acqua a testimonianza che il terreno ha raggiunto la capacità di campo e oltre).

Ma è proprio la strada giusta? E soprattutto è proprio necessario?

Un modo semplice per iniziare a capire quello che succede nel suolo è dotarsi di un sensore di umidità e di un semplice lettore, che vi permetta di leggere la quantità di acqua presente nel terreno. 

In commercio ce ne sono tanti di varie tipologie e prezzi ma il procedimento che illustreremo è generale e soprattutto semplice.
Vediamo la corretta applicazione di un Sensore di Umidità del terreno in 5 semplici passi

1. Prendere della terra ben asciutta (eventualmente lasciarla al sole per alcuni giorni), metterla in un vaso, inserire il sensore nella terra e fare la misura dell'umidità.
Annotate il valore (V1) e ricordate che questo sarà il livello minimo di umidità che non dovrete mai raggiungere.
 

2. Mantenendo il sensore nel vaso, bagnate la terra fino a vedere l’acqua uscire dal fondo; attendete un paio di ore, in modo da drenare l’acqua in eccesso, ripetete la misurazione e annotate nuovamente il valore.
Questo è il valore (indicativo) della Capacità di Campo (V2) del vostro terreno.
Ogni volta che supererete questo valore avrete la certezza che state sprecando acqua irrigua.
 

3. Scavate una buca nel terreno di 30-40 cm di diametro e con una profondità pari alla normale esplorazione delle radici della vostra pianta; in caso di insalate sono sufficienti 10-15 cm, in caso di vigna si arriva anche a 60-80 cm e via di questo passo. 
 
4.Inserite il sensore nel terreno alla profondità desiderata, avendo cura di lasciare uscire in superficie il cavo.

Compattate bene la terra intorno al sensore evitando la vicinanza con sassi o pietre (pena una misurazione falsata) e ricoprite la buca. 
 
5.Ogni volta che vi apprestate a irrigare, prima di aprire l’impianto, fate una misura di umidità in modo da verificare quale sia l’umidità presente nel suolo e, soprattutto, se sia necessario irrigare o meno.


Se il valore è molto vicino alla capacità di campo (V2) potete pensare rimandare l’irrigazione, se invece siete sotto la metà, sarà opportuno intervenire


Quanto tempo si deve tenere aperto l’impianto di irrigazione?

Se avete posizionato correttamente il sensore vicino alle radici, la risposta è molto semplice: bisogna attendere il momento in cui il valore dato dal sensore si riporta vicino alla capacità di campo (V2). 


Arrestare l’irrigazione prima potrebbe non far arrivare abbastanza acqua alle radici, in caso contrario significherebbe dare acqua in eccesso e perderla in strati troppo profondi ed inesplorati dall'apparato radicale

Se associate queste poche regole alla vostra esperienza in campo, il processo diventerà sempre più semplice e automatico e in poco tempo vi consentirà di irrigare in modo più corretto la pianta e con la giusta quantità di acqua.

Inoltre è bene sempre ricordare che le piante temono la siccità ma anche (e forse soprattutto) la sovrabbondanza di acqua, perché un terreno con troppa acqua ha meno ossigeno per la pianta, favorisce l’insorgenza di funghi e porta ad un forte sviluppo dell’apparato fogliare.






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